Gli episodi ultimamente non stanno di certo aiutando il Bari. Tra tocchi millimetrici di braccio e assist di (letteralmente) fondoschiena, le ultime partite hanno messo i biancorossi davanti ad alcune casistiche davvero fortunate.
L’ultima partita dell’anno, Bari-Genoa, può far ricriminare i tifosi in quanto vi è, probabilmente, una topica dell’arbitro internazionale Mariani (che ha condotto comunque un’ottima partita) che ha permesso al Genoa di rimanere, probabilmente “illegalmente”, in parità numerica.
Andiamo subito al nocciolo della questione, sul resto ci soffermeremo dopo.
Al 20’st il difensore del Grifone Dragusin, già ammonito, dopo un “contatto” con Dorval cade a terra trattenendo platealmente il pallone con le mani. Mariani non ha dubbi, non abbocca al tuffo e fischia fallo per il Bari. Ma il giallo?
Il regolamento, che legifera in maniera chiara il fallo di mano, non indica esplicitamente quale sanzione disciplinare adottare in caso di tocco, intenzionale o non intenzionale, perché viene considerato nella maggior parte dei casi come un normale fallo di gioco.
Per capirne quindi l’eventuale sanzione, bisogna andare a vedere quali casi prevedano il cartellino giallo (Regolamento, regola 12 Falli e scorrettezze, pagine 93 e 94)
Infrazioni passibili di ammonizione
Un calciatore titolare deve essere ammonito se:
• ritarda la ripresa del gioco
• protesta con parole o gesti / azioni (nei confronti degli ufficiali di gara)
• entra, rientra o deliberatamente esce dal terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione dell’arbitro
• non rispetta la distanza prescritta quando il gioco viene ripreso con una rimessa dell’arbitro, un calcio d’angolo, un calcio di punizione o una rimessa dalla linea laterale
• infrange ripetutamente le Regole del Gioco (non è definito un numero o un modello specifico di infrazioni che determina l’adozione dell’ammonizione)
• è colpevole di comportamento antisportivo
• entra nell’area di revisione dell’arbitro
• ripete insistentemente il gesto della “revisione” (schermo TV).
Come vediamo le casistiche sono ben argomentate e dettagliate. Guardando quindi questa regola, casca subito all’occhio il terzultimo caso, “comportamento antisportivo“.
Quello di Dragusin è, senz’ombra di dubbio, un comportamento antisportivo.
Non solo il difensore si tuffa sperando di conquistare un fallo inesistente (mentre Dorval lo sfiora a malapena), ma blocca anche con il braccio platealmente il pallone, senza che nessuno possa impossessarsene (prima ancora che Dorval cadesse per la colluttazione), interrompendo così una possibile azione biancorossa. La mancata ammonizione a mio parere trova poche conferme.
A far l’avvocato del diavolo, per lo meno per capire per quale motivo Mariani abbia non-preso questa decisione, è il posizionamento laterale, lontano e spalle alla porta dell’azione, il controllo palla che, in quel momento, è genoano ed il fatto che la palla si stesse in quel momento allontanando sempre dalla porta, rendendo quindi questo fallo non comparabile con il classico “fallo tattico” che, per antonomasia, è il fallo scorretto per eccellenza.
Ciò, però, non scagiona Dragusin dal fatto che, trattenendo così platealmente quel pallone (con una parte del corpo che, ricordiamo, non si può usare) nega a Maita (lontano meno di due metri) di impossessarsi della palla.
Sebbene sia sempre molto cauto a dar sentenze, siamo di fronte ad una mancata espulsione, per doppio giallo, abbastanza telefonata, una decisione che un arbitro come Mariani (a mio parere ottima la sua direzione della gara) poteva tranquillamente prendere.
Un giocatore non si può arrogare il diritto di interrompere un’azione avversaria con un controllo di mano, plateale, proprio volto a stoppare il gioco ed impedire la continuazione di un’azione che, sebbene lontana dalla porta, in una fase della partita del genere può sempre creare situazioni pericolose (trovandosi, al momento del fallo, circa sulla trequarti).
Domanda (lecita): Perché a questo punto non interviene il Var in quanto si tratterebbe di un espulsione?
Il VAR può intervenire solo in caso di falli da espulsione diretta, in una doppia ammonizione essendo questa una ammonizione (che poi darà vita ad un rosso, ma ammonizione rimane), secondo il protocollo non si può intervenire.
Nelle ultime ore sta girando una foto “scandalistica” in cui sembra che Vogliacco giochi a pallavolo in area del Bari.
Tralasciando che, anche dalla foto, è evidente come la palla sia lontana (e parecchio) dalla mano, Vogliacco nel suo intervento apparentemente scomposto la palla non la sfiora minimamente, né di testa né tantomeno di braccio. Per chiarificare questo caso, fortunatemente, vi è una telecamera opposta che mostra chiaramente il tutto.
Nemmeno un secondo dopo, Bani interviene poi con la coscia sinistra mandando in angolo. Alle sue spalle Schiedler protesta, avendo lui una visuale schiacciata ed una dinamica tale da poter effettivamente suggerire un tocco di braccio. Le immagini laterali però dimostrano che il contatto tra gamba e braccio non c’è in quanto Bani la colpisce con il ginocchio/parte alta della coscia.
Anche in questa partita, i biancorossi escono con almeno 5 ammoniti, in ordine: Benedetti, Folorunsho, Botta, Maita, Bellomo/Di Cesare (non è ancora chiaro, ma dovrebbe essere il primo).
Per Benedetti ammonizione sacrosanta, in quanto trattiene un avversario in pieno contropiede dopo un calcio d’angolo sprecato;
Folorunsho arriva in scivolata, in ritardo, su un avversario dopo che questi ha già passato palla, corretto.
Botta, dal cui fallo si scatenerà la carambola del 1-2, interviene a gamba abbastanza alta sulla caviglia dell’avversario, giallo giusto per imprudenza;
Maita viene ammonito in una fase di partita in cui Mariani ha poco tollerato le proteste, non a caso qualche minuto prima aveva ammonito anche Aramu per lo stesso motivo. E’ un giallo che ci può stare, anche conoscendo il caratterino di Maita che, nel mentre, ha continuato a protestare e gesticolare;
Bellomo/Di Cesare viene ammonito proprio per proteste per un presunto tocco di braccio di Bani.
Tornando al primo tempo, Dorval si tuffa platealmente dopo esser stato sfiorato da un difensore genoano. Giusto non concedere il calcio di rigore e rischio ammonizione per simulazione per il franco-algerino.
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