Serie C 21/22 – Ai nastri di partenza!

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Dopo la Serie A e la Serie B, anche la Serie C è pronta per ripartire, per quello che sarà il terzo campionato consecutivo, in terza serie, del Bari, record “negativo” che eguaglia la striscia di partecipazioni timbrate negli anni 50 e negli anni 70.

Per il terzo anno di seguito, i biancorossi parteciperanno nel Girone C da testa di serie, un girone che negli ultimi due anni è stato praticamente cannibalizzato da due compagini che, fin dalle prime partite, hanno sempre tenuto un ritmo altissimo: la Reggina di Domenico Toscano (l’anno scorso salva senza particolari patemi in B) e la Ternana di Cristiano Lucarelli che si prepara ad affrontare la Serie B da possibile outsider.
Sarà importantissimo, in ottica promozione, non farsi scappare le occasioni “ghiotte” che il calendario ha regalato ai biancorossi: le prime tre partite infatti vedranno il Bari impiegato due volte a Potenza, prima con i potentini poi con i neopromossi del Picerno, intervallati dalla partita al San Nicola con la matricola Monterosi. In attesa del completamento della rosa che, ad oggi, tolti i titolari non sembra poter essere competitiva in ottica promozione, i biancorossi non avranno sicuramente vita facile in un girone praticamente stravolto, dove non c’è nessuna squadra retrocessa dalla Serie B.

Chi abbiamo perso: Ternana, Teramo, Casertana, Trapani, Cavese, Bisceglie, Viterbese
Chi è arrivato: ACR Messina, Monterosi, Picerno, Fidelis Andria, Latina, Campobasso, Taranto

Le Neopromosse – tra matricole e vecchie conoscenze

Quest’anno la lista delle neopromosse è molto grande, sia a causa del fallimento di alcune squadre (nel nostro e negli altri gironi), sia a causa del ripescaggio in B del Cosenza. Tra le neopromosse infatti troviamo ben 7 compagini: Campobasso, ACR Messina, Monterosi, Picerno, Latina, Fidels Andria e una nostra vecchia, vecchissima conoscenza.

Dopo quasi 30 anni infatti, torna a giocarsi il derby forse più sentito dell’intero tacco dello stivale, quello tra Bari e Taranto, con la formazione rossoblù che torna in C dopo 9 stagioni infernali, tra semi-dilettantismo e dilettantismo.

A dispetto delle difficoltà incontrate la sorsa stagione da un’altra Pugliese, il Foggia di Marco Marchionni, i salentini hanno potuto effettuare un mercato oculato, volto ad integrare ad una squadra, comunque di per sé competitiva, dei giocatori di categoria per non farsi trovare impreparata: è il caso, ad esempio, di Andrea Saraniti (classe 1988), che dopo le precedenti esperienze a Vibo Valentia, Francavilla, Lecce, Vicenza e Palermo, è pronto a caricarsi sulle spalle l’attacco tarantino. A cosa potrà ambire la squadra rossoblù? Realisticamente ad una salvezza senza grossi problemi, ma in una Serie C che comunque sta pagano caro il post covid a livello economico, potrebbe anche ritagliarsi il ruolo da outsider anche in ottica playoff.

Ruolo da outsider che difficilmente toccherà al Monterosi che dovrà lottare e non poco per salvarsi. Vero, la grinta dei ragazzini alla loro prima esperienza in C darà sicuramente filo da torcere, vero il mercato ha regalato qualche chicca e vero, hanno appena bloccato il Foggia di Zeman che, in Coppa, sembrava andare a 1000, ma la lotta per la salvezza è sempre agguerrita e, quest’anno, torna un fattore fondamentale che è quello dei tifosi.

Tifosi che saranno un’arma aggiunta per il Campobasso che torna in C dopo ben 32 anni. Una squadra che, l’anno scorso, è sembrata inarrestabile e che si è rinforzata in maniera oculata acquistando giocatori giovani e giocatori esperti in ogni ruolo, come Kevin Magri indifesa e Mattia Rossetti in attacco.  La squadra molisana sarà sicuramente una mina vagante, ruolo a cui si accredita anche una nostra vecchia conoscenza, il Latina che torna nei professionisti dopo il cocente fallimento di qualche anno fa.
Niente spese folli, niente squadra fuori categoria ma una rosa sicuramente di livello che darà filo da torcere a tutti. Alessandro Celli, Sergio Garufi, Lorenzo Di Livio e Jefferson sono solo alcuni dei nomi di livello della squadra laziale che punta ad un posto nei playoff per poi stupire tutti e giocarsela ad armi pari con almeno 5/6 squadre degli altri gironi.

L’Andria, che ha già fatto fuori il Bari dalla Coppa Italia di Serie C, ha vissuto sicuramente momenti complicati in fase di mercato, ma nelle ultime settimane la situazione sembra essersi sbloccata. Bubas  è sicuramente il colpo più importante e con Di Piazza e Spano forma un attacco imprevedibile e di qualità, soprattutto in ottica salvezza. Da poche ore inoltre è stata ufficializzata una vecchia conoscenza biancorossa, Giovanni DI Noia, che va a rinforzare un centrocampo in cui i soli Casoli e Bonavolontà non possono far miracioli.

Il Picerno al momento è di difficile collocazione. Gli acquisti di D‘Angelo, ALbadoro, Esposito e De Ciancio hanno sicuramente portato esperienza e qualità alla squadra, ma l’agguerrita lotta per la salvezza non risparmierà nessuno e la squadra potentina dovrà lottare con le unghie e con i denti per conquistarsi la permanenza in C sul campo.

E il Messina? L’ ACR Messina merita un discorso a parte. Promossi dopo uno scontro all’ultimo sangue con i cugini del FC Messina (che, della squadra storica siciliana, ha solo il nome), dopo aver superato delle prime difficoltà in fase di iscrizione al campionato la società ha deciso di fare sul serio, puntando su giocatori di qualità non solo per ottenere una salvezza tranquilla, ma anche per puntare a qualcosa di più. E’ il caso di Adorante, Ibou Balde (fratello di Keita Balde e l’anno scorso giocatore rivelazione del Foggia), Filippo Damian, Raffaele Vacca, Bozo Mikulic e Sarzi Puttini, giocatori sicuramente ottimi per la categoria che permettono a Salvatore Sullo di schierare una squadra competitiva in ogni reparto.

Paganese, vittima sacrificale?

Con la riforma dei gironi e la retrocessione di Cavese e Bisceglie, la prima indiziata per la retrocessione è quella Paganese che, con il ripescaggio, si è conquistata nuovamente la possibilità di giocarsi le proprie carte in Serie C.
Per la salvezza i campani hanno puntato sull’esperienza e sulla fisicità. Il mercato, infatti, ha regalato ultratrentenni del calibro di Piovaccari, Castaldo, Zito, Tissone, Vitiello, Schiavi e Murolo che sono andati a rinforzare una squadra a cui, tolti Schiavino e Guadagni, non eccelle la qualità. 
Sarà probabilmente una lotta a tre tra Paganese, Monterosi e Picerno.

Catania, Monopoli, Potenza e Foggia, troppo brutte per essere vere

Chi è sicuramente in cerca di un riscatto dopo la passata stagione sono il Catania, la Juve Stabia, il Monopoli, il Potenza e il Foggia.

Pedro Costa Ferreira, autentico colpo di mercato del Potenza

Partiamo dalla nostra prima avversaria, il Potenza, squadra che due stagioni fa aveva stupito tutti trascinata dall’eterno Carlos Franca e da un pubblico la cui mancanza si è fatta sentire più di ogni altra cosa.
Vero, il potenziale potentino (scusate il gioco di parole) è sicuramente più quello della scorsa stagione che quello di due stagioni fa, ma passare da una delle outsider per eccellenza di tutta la Serie C all’annaspare in zona retrocessione per tutta la stagione è forse un po’ troppo.
Come detto, sicuramente la società rossoblù guadagnerà di nuovo il pubblico, vero trascinatore della squadra, ma ad una già imprevedibile coppia offensiva composta da Baclet e Mazzeo, che letteralmente fecero impazzire i nostri lo scorso anno, si sono aggiunti Romero (pedina fondamentale di scambio per “L’Operazione Capolavoro” targata Romarone..), Pablo Ezeuiel Banegas e, soprattutto, Pedro Costa Ferreira, vero colpo di mercato dei potentini.
Esporsi adesso è un po’ complicato, ma a bocce ferme il Potenza sembra una delle favorite per la conquista di uno dei posti ai playoff.

Playoff che sembrano lontani anni luce per una storica squadra del nostro campionato, il Catania. La rosa è competitiva, d’altronde non tutti possono schierare in difesa Calapai, Giosa, Claiton e Pinto, con un centrocampo composto da Russotto, Izco e Rosaia ed un attacco imprevedibile con Piccolo, Ceccarelli, Gatto e l’immortale Reginaldo, ma le vicissitudini societarie sono troppo grandi per tenere tranquillo l’ambiente etneo. Le 3 sberle ricevute sabato dal Monopoli sono solo un assaggio di ciò che potrebbe accadere in questa stagione, con uno storico (di calciomercato e risultati) che si avvicina terribilmente a ciò che sta accadendo al Bari in questi anni, con rose pian piano composte sempre più da “anziani di categoria” che non riescono a tenere il passo con le schegge impazzite in cerca di un futuro importante e risultati talmente altalenanti da mettere addirittura in dubbio uno schieramento ai playoff.

Proprio il Monopoli cerca il suo riscatto definitivo. Come per il Potenza, abbiamo ancora tutti negli occhi la fantastica stagione 19/20, trascinata da Donnarumma, Fella e Giorno (che potrà, a breve, vestire la maglia biancorossa?), ma la scorsa stagione, sebbene chiaramente di transizione, è stata “troppo brutta per essere vera”, con la squadra di Beppe Scienza autrice di pochi alti e tanti bassi. La squadra, quest’anno, torna ad essere competitiva, con una coppia d’attacco composta da Starita (già autore di una doppietta) e Nocciolini, il classico centrocampo a 5 solidissimo dove si impongono Viteriti, Bussaglia e Vassallo ed una difesa esperta con Bizzotto come vero e proprio trascinatore. Riusciranno a conquistare un posto nei playoff? Vedremo, ma la concorrenza è agguerrita.

Il ritorno del Boemo

Agguerrita soprattutto dai giovani terribili guidati da Zdenek Zeman del Foggia. Il ritorno del Boemo ha riacceso gli entusiasmi di una piazza che l’anno scorso era partita in sordina per poi stupire tutti ma che non aveva grandi chance di promozione. L’undici titolare di sabato contro il Monterosi aveva un’età media di 24 anni “rovinata” dal più anziano del gruppo, Alessio Curcio che punta a diventare il vero trascinatore di questa squadra. Lo 0-0 contro i neopromossi laziali ha un attimo ridimensionato le aspettative sulla squadra rossonera, ma l’imprevedibilità dei foggiani è indubbia e il precampionato suggerisce più un ruolo da protagonista che uno da comprimaria in questo campionato.

Francavilla, Turris, e Vibonese, alla ricerca del riscatto

Dopo un campionato sicuramente sotto tono per le quattro compagini su citate, società e tifosi puntano ad un campionato più tranquillo con ben altre aspettative.

La Turris è sicuramente quella più “giustificata” delle quattro, essendo l’anno scorso una neopromossa. Come per altre piazze, sicuramente la mancanza più grande per i turresi è stata quella del pubblico, che ha storicamente reso un fortino infuocato quel del Amerigo Liguori, un fortino da cui nemmeno il Bari di Cornacchini riuscì ad uscirne indenne. L’Esser riusciti a trattenere la punta di diamante Pandolfi è sicuramente il colpo di mercato più grosso dei campani, ma anche affiancargli Santaniello e Leonetti, che contenderanno il posto all’altro trascinatore della squadra Luca Giannone, permette alla Turris di avere un reparto offensivo di tutto rispetto.

Leonardo Perez, punta di diamante del Francavilla

Discorso che sicuramente non possiamo fare in quel di Francavilla, che dopo aver perso Vazquez direzione Catanzaro, non l’ha probabilmente sostituito a dovere. Leonardo Perez, attaccante probabilmente fuori categoria, ha dimostrato di essere fortissimo in tandem con qualcun altro e Kiseph Ekuban, sebbene imprevedibile, non sembra sulla carta essere la spalla perfetta dell’ex barese.
Il solido 352 del Francavilla quindi punterà soprattutto sulla densità a centrocampo e Maiorino, Franco, Tchetchoua e Prezioso saranno sicuramente degli ossi duri capaci di dar fastidio a chiunque.

Devono fare sicuramente qualcosa in più la Vibonese, squadra da cui sicuramente non si cerca la stagione della vita, ma si cerca una continuità di risultati e prestazioni che lo scorso anno non c’è stata.
Vero, la squadra esce ridimensionata dal mercato, ma data l’imprevedibilità di questo campionato la Vibonese non potrà sbagliare perché Monterosi e Paganese a parte, in zona salvezza le squadre si equivalgono molto e non è possibile sbagliare.

Le favorite, Palermo, Avellino e Catanzaro

Eccoci alla parte più interessante del tabellone, quella composta dalle squadre probabilmente favorite della stagione, Avellino, Catanzaro e, più defilata, Palermo.

Su tutte, la squadra calabrese è quella che si è rinforzata con giocatori di qualità. Il mercato ha regalato ai giallorossi giocatori come Federico Vazquez, Pietro Cianci, Jari Vandeputte, Nana Welbeck, Gabriele Rolando, Stefano Scognamillo, Antonio Cinelli e Francesco Bombagi, andando a rinforzare una squadra che, ad oggi, sembra sulla carta quella più forte di tutto il campionato.
Vero, a Catanzaro sono anni che la società investe senza ottenere praticamente alcun risultato, ma date le circostanze che hanno praticamente limitato (se non azzerato) la potenza di fuoco di alcune squadre in fase di mercato, i giallorossi guadagnano di diritto il ruolo di protagonista e favorita della stagione. Unica incognita? L’aver praticamente cambiato 7/11 della squadra titolare, una mossa che non sempre porta i risultati, per lo meno nel breve periodo.

Dovranno però contendersela sicuramente con un’altra squadra con una rosa degna di nota, l’Avellino che nel girone di ritorno dello scorso campionato ha posto delle basi solide, anzi solidissime, per l’assalto alla B in questa stagione.
Vero, i verdi hanno perso Giuseppe Fella, andato al Palermo, ma la squadra di Bragia ha dimostrato di saperci fare anche senza di lui. Micovshi Maniero, Kanoute e Plescia compongono un attacco di livello supportato da un centrocampo solidissimo e pieno di qualità per la C, composto da Carriero, Mastallo, D’Angelo, De Francesco e Aloi. In più, l’Avellino guadagna nuovamente il pubblico, con il Partenio che ritornerà sicuramente il catino di un tempo, divenendo probabilmente il campo più ostico e difficile su cui giocare.

E il Palermo?
Perso sicuramente il trascinatore della scorsa stagione, Lucca, la squadra rosanero si è rinforzata con un giocatore di indubbie qualità già citato in precedenza, Giuseppe Fella, che va ad aggiungere qualità ad un attacco a cui sembra però mancare qualcosa. Riusciranno i siciliani a portarsi a casa il bomber che sembra mancare? Chi lo sa..
Nel mentre, però, centrocampo e difesa sono indubbiamente tra i migliori del campionato, composti da giovani di gamba e giocatori esperti di categoria, un mix che spesso è risultato vincente in Serie C.

AD OGGI GIOCHERANNO COSì:

Avellino (4-3-2-1): Forte; Ciancio, Dossena, Silvestri, Tito; Mastalli, De Francesco, D’Angelo; Carriero, Kanoute; Maniero;

Bari (4-3-1-2): Frattali; Belli, Di Cesare, Sabbione, Mazzotta; Bianco, D’Errico, Maita; Botta; Antenucci, Simeri;

Campobasso (4-3-3): Raccichini; Fabriani, Menna, Dalmazzi, Vanzan; Nacci, Giunta, Candellori; Parigi, Emmausso, Liguori;

Catania (4-3-3): Borriello; Calapai, Giosa, Monteagudo, Pinto; Rosaia, Maldonado, Provenzano; Ceccarelli, Russini (Reginaldo), Russotto. 

Catanzaro (3-5-2): Branduani; Scognamillo, Fazio, Martinelli; Rolando, Welbeck, Cinelli, Vandeputte, Porcino; Bombagi, Cianci;

Fidelis Andria (3-5-2): Vandelli; Benvenga, Venturini, Lacassia; Fontana, Bolognese, Carullo, Gaeta, Bonavolontà; Di Piazza, Bubas;

Foggia (4-3-3): Alastra; Martino, Markic, Sciacca, Nicoletti; Petermann, Rocca, Gallo; Merola, Merkaj, Curcio;

Juve Stabia (4-2-3-1): Sarri; Donati, Esposito, Troest, Rizzo; Schiavi, Davì, Bentivegna, Stoppa, Panico, Della Pietra;

Latina (4-4-2): Alonzi, Ercolano, De Santis, Esposito, Nicolao Tessiore, Amadio, Marcucci, Di Livio, Jefferson, Rosseti;

ACR Messina (4-4-2): Lewandowski; Morelli, Celic, Carillo, Sarzi Puttini; Simonetti, Damian, Fofana, Balde; Milinkovic, Adorante;

Monopoli (3-5-2): Loria, Riggio, Bizzotto, Arena, Novella, Bussaglia, Vassallo, Piccinni, Guiebre, Grandolfo, Starita;

Monterosi (3-5-2): Marcianò; Piroli, Borri, Rocchi; Cancellieri, Franchini, Buono, Parlati, Adamo; Polidori, Ferri Marini;

Paganese (3-5-2): Baiocco; Schiavino, Sbampato, Scanagatta; Sussi, Cretella, Tissone, Zanini,  Zito; Diop, Piovaccari;

Palermo: (3-4-1-2): Pelagotti; Marong, Lancini, Buttaro; Almici, Luperini, De Rose, Giron; Floriano; Fella, Soleri;

Picerno (3-5-2): Albertazzi; Setola, Guerra, De Franco, Pitarresi, Vanacore, Carrà, De Ciancio, Terranova, Albadoro, Esposito.;

Potenza (3-4-3): Marcone, Cargnelutti, Gigli, Maestrelli, Coccia, Nigro, Costa Ferreira, Zampa, Romero, Mazzeo, Ricci;

Taranto (4-3-3): Chiorra; Tommasini, Zullo, Benassai, Ferrara; Diaby, Marsili, Labriola; Versienti, Saraniti, Giovinco;

Turris (3-4-3): Perina; Esempio, Lorenzini, Varutti; Nunziante, Tascone, Bordo, Giofrè; Giannone, Santaniello, Leonetti;

Vibonese (4-2-3-1) Mengoni; Ciotti, Risaliti, Vergara, Mahrous; Basso, Gelonese; Spina, Cattaneo, Senesi; Sorrentino;

Virtus Francavilla: (3-5-2): Nobile, Idda, Miceli, Caporale, Pierno, Franco, Prezioso, Carella, Ingrosso, Maiorino, Ekuban.

 

Formazioni prese da GazzettadelSud